|
|
Karsh,
Warlord della Camarilla [Gangrel]
Il primo ed unico postulante ad avere il titolo di warlord
raramente parla del suo passato. Da ciò che si può mettere
insieme, si suppone essere Seljuk Hassan al-Samhir, conquistatore
dei Manzikert, il più grande dei generali, che servì due sultani
del giovane Impero Ottomano, e che i Turchi esaltarono nei versi
"Samhir, Grande Samhir, inesorabile Samhir, il più forte dei
guerrieri sotto l`antico cielo blu". Sebbene imbattuto e
fermamente fedele, l`orgoglio di Hassan era un singolo,
imperdonabile difetto.
La sua eroica fama tra la gente, unita al desiderio per la
battaglia, gli fece guadagnare la sfiducia del Murad, suo secondo
signore.
Questo attrito, alimentato dall`incessanti proteste del generale
contro la corruzione per la quale il regno del sultano era
conosciuto, infine esplose in ostilità - Hassan fu marchiato come
traditore, condannato a morte, e costretto a stare di fronte
all`impero che una volta aveva protetto per l`ammissione e
l`eventuale esecuzione.
Ma il guerriero non morì facilmente. Chiamando Allah a difendere
la sua innocenza, Hassan affrontò lo straziante prova del
sultano.
Lapidato, sottoposto ad un singolo combattimento, persino nella
fossa contro le zanne e gli artigli degli animali - tutte queste
prove ed altre dovette sopportare nel nome della
"giustizia" del Murad. Alla fine il governante, non
potendo continuare a lungo la persecuzione contro un eroe della
nazione Turca, condannò l`ex-alleato come "non un uomo, ma
una creatura selvaggia che indossa la carne come fa un uomo,
incline e assetato come sono le bestie per il sangue dei bambini e
degli innocenti." Con questa maledizione finale, Hassan
al-Samhir fu esiliato, lasciato senza protezione e sostentamento
nella grande "erg", cercando la sua morte.
La Morte lo trovò per prima.
Potenzialmente nulla è conosciuto del luogo dove stava e delle
sue attività in queste prime notti.
Alcuni credono che lui abbia semplicemente vagato a lungo,
combattendo con l`incertezza della sua nuova esistenza e dei suoi
nuovi fratelli; altri nell` Est raccontano di una figura semi
mitica chiamata il Khayyim, una creatura errante tra le sabbie del
deserto in cerca dell`avversario che potesse mettere fine alla sua
innaturale esistenza. Altre fonti ancora sostengono che esso non
era altro che Hassan, che cavalcava di notte verso Ovest con le
orde dei Tatari.
Speculazioni a parte, gli storici Cainiti raccontano di un
propizio incontro immediatemente precedente alla fine del 15esimo
secolo tra la "mano" non-morta e l`indomita volontà. Fu
quando Hassan al-Samhir promise eternà fedeltà ad un immortale
che chiamava se stesso Hardestadt dei Ventrue, leader dei uomini e
dei dannati, un essere dalle cui parole pendevano nazioni - e
portatore un prodigioso intelletto, che sapeva che non sempre le
parole sono sufficienti.
In questo modo nacque il Warlord della Camarilla.
Queste notti, presiede su una squadra di rapido intervento da una
decomissionata fortezza sulle montagne del Nord America come
guardiano del sogno di Raphael de Corazon. Sebbene considerato
dagli alleati e dai nemici come un pericoloso, irraggionevole
juggernaut, è conscio del fatto che la guerra deve essere
combattuta su più fronti e si deve impegnare per usare le
tattiche e le tecnologie di questo secolo.
All` insaputa di tutti ma a conoscenza di pochi, il Warlord ha
ripreso più che una una città del Sabbat attraverso una nascosta
politica e metodi paramilitari, piuttosto che la forza bruta per
cui è conosciuto; egli possiede ed è esperto di una vasta gamma
di mezzi; le tradizionali operazioni anti-guerriglia per contenere
"gli incidenti industriali", le squadre della morte
della polizia del centro città, e la quarantena fronteggiata dal
Centro per Controllo delle Malattie di Fort Collins.
Immagine
Un torreggiante ammasso di forza ed energia - un colosso con la
criniera di un leone, dalla pelle scura, segnato dalla testa ai
piedi dalle cicatrici di mille battaglie.
Clan: Gangrel
Sire: Sconosciuto
Natura: Sopravissuto
Carattere: Fanatico
Generazione: 5°
|
|
|